Thursday, April 25, 2024

Spettacoli

Mombello: Villa Crivelli Pusterla riscopre il legame con Napoleone, grazie al teatro degli allievi dell’Istituto Castiglioni

Luglio 07, 2021

Immersa nel verde della Brianza a Mombello, frazione di Limbiate, spicca villa Crivelli Pusterla, splendente esempio di architettura lombarda del Settecento.

La villa rappresenta la quiete della campagna rispetto al caos di Milano, all’inquinamento che già nel Secolo dei Lumi caratterizzava il capoluogo meneghino. Ne resta un’eco nell’ode La salubrità dell’aria, scritta da Giuseppe Parini nel 1759 e pubblicata nel 1791. Si tratta di due date assai vicine a eventi cruciali legati alla villa. La costruzione dell’attuale edificio risale presumibilmente al 1754, quando il conte Stefano Gaetano Crivelli ne affidò i lavori all’architetto Francesco Croce. A fine secolo la villa ospitò prima re Ferdinando IV di Borbone, soprannominato Re Nasone e poi Re Lazzarone, infine Napoleone Bonaparte, impegnato nella Campagna d’Italia. Furono anni di profondi rivolgimenti politici e sociali in Italia ed Europa, connessi alle turbolenze della Rivoluzione Francese.

Caratterizzata dal cosiddetto giallo Milano (o «giallo Maria Teresa») che le conferisce un aspetto di solarità e che identificava una volta il colore del genio civile, Villa Crivelli Pusterla mantiene i caratteri architettonici del Barocco e del Neoclassico, in una combinazione sobria.

Napoleone, generale d’Armata ancora troppo giovane per smentire gli ideali democratici della Rivoluzione, era allo stesso tempo troppo ambizioso per non cercarsi un luogo confortevole e aristocratico dove trovare ristoro dalle fatiche militari.

A villa Crivelli Pusterla Napoleone soggiornò nei mesi tra maggio e novembre del 1797, circondato dalla sua famiglia: la moglie Giuseppina de Beauharnais, la madre Maria Letizia, i fratelli Giuseppe e Luigi, le tre sorelle Carlotta, Elisa e Paolina. Quest’ultima, ambiziosa, vivace nell’intelligenza e libera nei costumi, piccola di statura ma di una bellezza intrigante, il 14 giugno 1797 proprio nella cappella della villa andò in sposa al generale Leclerc, fedelissimo di Napoleone.

La lussuosa villa circondata da giardino all’italiana era appena diventata quartier generale dei francesi, che vi proclamarono la Repubblica Cisalpina.

Caduto Napoleone, con il tempo Villa Crivelli Pusterla avrebbe cambiato pelle: prima casa di cura psichiatrica, anzi: il «colosso dei manicomi italiani» con oltre 3mila pazienti nel 1960; poi scuola, sede dell’Istituto di Istruzione Superiore “L. Castiglioni”.

Pirandello insegna: che cosa più del teatro può dar voce alla follia? Mombello e Villa Crivelli Pusterla sono il nucleo di Casematte, iniziativa di Paola Manfredi e Teatro Periferico per dare risonanza alle voci di dentro: quelle dei feriti dell’anima, degli alienati sognatori, dei matti dimenticati dietro le sbarre.

Ma il trinomio Napoleone-follia-scuola può addirittura diventare soggetto drammaturgico per valorizzare i luoghi. Ed è così che è nata la mostra-spettacolo site-specific Stupore alla Corte di Napoleone. Potremmo definirla un esempio delle 5W del giornalismo anglosassone applicate al teatro. Abbiamo il dove, Villa Crivelli, e ci viene un mix d’invidia e ammirazione ad ammirare Lim, banchi e cattedre tra affreschi e stucchi di pregio, in un’Italia dove le scuole cadono a pezzi. Abbiamo il quando, questo 2021 così simbolico, bicentenario della morte del Bonaparte. Abbiamo il chi, gli allievi-attori della scuola, la professoressa Emilia Bisi nelle vesti di ricercatrice, drammaturga e persino attrice; e poi l’attrice e drammaterapeuta Paola Perfetti, che ha curato la preparazione degli alunni e la regia. Abbiamo il che cosa, il prodotto finale, un’installazione visiva, un percorso di teatro virtuale tra luci e ombre del passato. Abbiamo infine il perché: far conoscere meglio questa villa di pregio patrimonio Fai e il suo legame con uno dei personaggi più celebri e discussi della storia.

Nei weekend di maggio e giugno le stanze della villa hanno preso colore. Hanno restituito a docenti e allievi lo smalto smarrito durante il lungo lockdown quando la scuola si è svolta a distanza. E a distanza si è tenuto anche il laboratorio di teatro, ottimamente gestito da Paola Perfetti. Che con una quindicina di allievi e la supervisione della prof. Bisi, ha saputo ottenere il piccolo miracolo di una recitazione credibile, efficace, capace di coniugare apprendimento e divertimento. Prodotto del laboratorio sono state varie scene riprese in video e proiettate negli spazi della villa, in uno spettacolo itinerante che ha affascinato il pubblico, registrando il sold out in ogni replica fruita in mascherina.

Fatti, uomini e donne, intrighi di corte, personaggi politici e militari, hanno preso vita nella villa dopo un accurato lavoro di ricerca e selezione delle informazioni, e una messa in scena che ha consentito di tastare le abilità recitative di un gruppo amatoriale che sta scoprendo un talento, e che sta valorizzando la funzione orientativa della scuola.

Con la maieutica teatrale di Paola Perfetti, gli allievi hanno approfondito la psicologia dei personaggi. Soprattutto, durante il laboratorio hanno rinsaldato la coesione di un gruppo affiatato. Stupore alla Corte di Napoleone è stata una bella occasione per apprezzare, una volta di più, la forza del teatro legata a un luogo d’arte.

Vincenzo Sardelli

STUPORE ALLA CORTE DI NAPOLEONE 

Percorso di teatro virtuale tra luci e ombre del passato. 

Regia: Paola Perfetti 

Drammaturgia: Emilia Bisi 

Fotografia, riprese e montaggio: Gianluca Angioi 

Fonico: Vittorio Mazzola 

Secondo operatore: Roberto Tonelli 

Allestimento e costumi: Grandi Spettacoli 

Organizzazione esecutiva: Emilia Bisi e Christian Talpo 

Ricerca visiva e musicale: Gianluca Angioi e Paola Perfetti 

Personaggi e Interpreti: 

Margherita Pusterla: Arianna Villa 

Cameriere Uno: Raffaello Sottostanti; Cameriere Due: Mattia Pastorelli; Napoleone Bonaparte: Simone Canevari; Charles Leclerc: Tommaso Ragonesi; Paolina Bonaparte: Chiara Cortesi 

Luigi Castiglioni: Christian Codazzi; Nobildonna Juliette: Giulia Roberti 

Nobildonna Margot; Elisa Mambretti

Nobile Matthieu: Mattia Falbo; Nobile generale: Matteo Foscolo; Letizia Ramolino: Emilia Bisi; Giuseppina de Beauharnais: Sarah Finotto Camera immersiva 

Testi sulle battaglie napoleoniche e militare russo: Leyla Albala e Davide Maggi

Testo su incoronazione: Emilia Bisi

Voci narranti: Napoleone: Alessandro Baito; Giuseppina de Beauharnais: Paola Perfetti; Intendente generale di Kutuzof: Lorenzo Marangon

Un ringraziamento alla preside Viviana Guidetti che ha sostenuto il progetto

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