Thursday, April 25, 2024

Arte & Cultura

Alessandra de Angelis, la scrittrice in erba, presenta il suo secondo libro “Un po’… miei un po’ vostri”

Gennaio 28, 2021

Mi chiamo Alessandra de Angelis, ho trentuno anni, occhi cerulei curiosi ed una testa piena di idee.

Sono nata a San Severo (FG), una città piena di tradizioni e consuetudini che non mi ha mai propriamente rispecchiata. Credo che talvolta si nasca in un posto ma che quello non sia il nido delle proprie potenzialità ed aspirazioni. Cercavo il mio posto nel mondo per cui, ho girato parecchio, portandomi in spalla esperienze passate ed emozioni provate, insomma un’intera vita in valigia. Una volta diplomata, mi sono trasferita a Pescara (PE) dove ho avuto modo di confrontarmi con altre realtà, altri modi di vivere e una città più grande e varia; ho frequentato l’università e conseguito laurea in Scienze Infermieristiche. Aiutare è sempre stato qualcosa che mi ha caratterizzata: aiutare persone, animali, natura, familiari, ambiente … non era importante chi o cosa, ma bastava che facessi un gesto che potesse comportare un beneficio a chiunque ed (così) indirettamente a me.

Alessandra de Angelis

Ho svolto parecchi lavori, un po’ a zonzo per l’Italia, dalla Puglia in Friuli Venezia Giulia, dal Molise all’Abbruzzo, fino ad arrivare stabilmente in Lombardia: da donna delle pulizie a cameriera, da procacciatrice per contratti onlus a badante per anziani ricoverati, da ragazza immagine a promoter per i locali a tirocinante nelle corsie di ospedale, d’addetta alle vendite in pasticceria e gelateria ad elaboratrice di buste paga ed altre mansioni commerciali. Ad oggi, da oltre cinque anni, sono un’Assistant in un’agenzia immobiliare in Milano, che oramai è come fosse casa mia; un lavoro che mi entusiasma tanto, questo perché ho a che fare con il pubblico. Amo il mio lavoro. Amo i miei colleghi ed il clima del nostro quotidiano lavorare.

Ho fatto parecchio poiché non ho mai avuto parecchio.

Ho cercato di aiutare forse perché necessitavo io di una mano.

Il mio aiuto l’ho trovato nello scrivere, e qui devo fare un grosso balzo indietro. Iniziai a parlare precocemente ed altrettanto a scrivere, adoravo libri e figure. Mia madre, quando ero piccola, era solita raccontarmi favole o storie inventate sul momento, mentre mio padre mi faceva ascoltare musica da cantautore e musica classica, come il Fantasma dell’Opera o il Rondò Veneziano. La mia mente spaziava e creava infiniti mondi con innumerevoli personaggi, scenari vari che aprivano il sipario su realtà dove tutto era come volevo e desideravo io. Ricordo che adoravo quei momenti, tenendo sempre stretto in mano il libro dell’alfabeto e l’abaco in legno. Mia mamma dice, ad oggi, che sapeva quanto avrei fatto. 

Ricordo (grazie ai mille filmini che i miei genitori hanno registrato) che quando non sapevo ancora scrivere, facevo finta: indossando gli occhiali di mio fratello maggiore disegnavo cerchi e scarabocchi, a mò di insegnate che stava tenendo una lezione. Mi divertivo.

Poi ho iniziato a guardare fuori dal balcone e ad osservare tutto attorno, sentire i profumi, una forchetta posata sul piatto ad ora di pranzo … ero immersa nel mondo e nel tempo in un modo tutto mio. Ho sempre avuto una sensibilità marcata, al suo caro costo. Scrissi da subito, non ricordo un’età, ma ricordo i diari con i pupazzetti e gli appunti di quello che pensavo o vedevo (ero alle scuole elementari), poi scrissi il mio primo racconto all’età di 14/15 anni, come frontespizio IL MIO PRIMO LIBRO, ma non ci credevo, forse perché ero catalogata “strana”: passavo ore a scrivere a mano su quadernoni a quadroni, guardando fuori dalla finestra e sentendo musica classica o solo strumentale mentre le altre mie coetanee erano tutto trucco e parrucco, mosse e moine. Ogni dove c’era spazio, questo veniva riempito con una rima, con un pensiero, con delle parole. La forza delle parole e ciò che mi ha dato nuova vita, fatta emergere dalla difficoltà dell’essere ed esistere in una vita che non ti calza troppo a pennello. Credo che le parole, se usate nel giusto modo, quello più corretto, possono essere proficue ed utili, dare aiuto.

“Un po’ miei … un po’ vostri.” è una piccola raccolta di aforismi e riflessioni nate durante il periodo di lock down di questo strampalato anno (marzo/maggio 2020). All’inizio era solo un insieme di piccole frasi e pensieri che si andavano ad accumulare giorno dopo giorno, messe per iscritto su uno di miei soliti blocchetti che porto sempre in giro con me. Scendevo nell’atrio di casa, mi sedevo sulla panchina, mi osservavo attorno e vivevo le mie emozioni. Il mondo si era fermato e non c’erano rumori. Le emozioni avevano piede libero dentro di me.

Arriviamo ad oggi ed il manoscritto ha una sua forma e voglia di esserci, un suo carattere ed un suo preciso modo di affermarsi.

Abbiamo affrontato tutti quel periodo ed è stato un evento che ha preso all’unisono però ci sono persone che affrontano periodi “strani” mentre altri stanno sorridendo alla vita, e viceversa.

Ecco che, allora, ho deciso di condividere. Credo nella forza delle parole e credo che, talvolta, possano fare un gran bene. Infondo, è da piccoli gesti che si fanno grandi gesta.

 Poco prima dell’uscita del libro, per volere e un po’ anche per puro caso, ho avuto modo di constatare che le mie frasi venivano condivise sui social, apparivano come didascalia nelle foto che le persone postavano o nelle loro stories. Alchè mi sono azionata, ho iniziato a cercare contatti, a far leggere i miei scritti fino a quando arrivo a conoscere il grande autore, studioso, scrittore pluripremiato Fabrizio Caramagna, il quale mi ha donato qualcosa che per me è un privilegio, entrare a far parte con i miei aforismi della pagina Aforisticamente, considerata uno dei siti web più importanti al mondo sull’aforisma contemporaneo.

Lo stesso Caramagna, di me, ha espresso quanto segue “La frase sul primo bacio e il primo ti amo è davvero originale e potente. È la mia preferita tra tutte” e poi, dicendo che devo andare alla ricerca di un segno distinguibile poiché il mio stile al momento viene fuori a sprazzi ha aggiunto “Hai molto talento e hai freschezza”.

Alcuni degli aforismi riportati nel libro sono presenti sul profilo Instagram @ali.alla.mente, che è molto apprezzata. Alcuni dei commenti:

  • Fa venire un senso di vuoto leggere queste parole … forse perché inevitabilmente un po’ ci rispecchiamo in queste frasi;
  • C’è un pezzo di ognuno di noi nelle tue parole;
  • Wow… in un sol minuto nelle tue parole ci sono un sacco di riflessioni, ed ogni parola porta ad un ricordo, dei ricordi che lasciano un po’ senza fiato.

Doriana Miatton, una persona alla quale sono legata in un modo incondizionato, una donna della quale ho una stima infinita nonché mia collega di lavoro, a termine della lettura di Un po’ miei … un po’ vostri ha espresso il suo pensiero:

“Un libro piccolino, che normalmente per leggerlo ci metteresti mezz’ora e che, invece, finisci in tre ore perché ogni frase ti fa pensare e ti lascia il segno.

Un po’ miei … un po’ vostri in realtà sono tutti nostri i pensieri che Alessandra ha scritto. Ci possiamo ritrovare in ognuno di essi. Lei ha una capacità tutta sua di scavare nell’anima delle persone e mettere poi quello che trova su carta.

Un libro indimenticabile, che alla fine ti spiace sia finito e che poi ti manca.”

Resto ancora con un piede su una nuvola quando leggo i pensieri delle persone che leggono i miei scritti. Gli sono grata in modo spassionato.

Non ho mai smesso di scrivere e non credo riuscirò mai a rinunciare ad una penna. Forse, quando sarò anziana, con artrosi e tremolii vari, avrò una motivazione per farlo.

Io di me posso dire solo che sono tutto quello che non sembro, sono solo quello che sento.

Piacere di conoscervi.

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